Sono disegnatrice e lavoro il disegno. Alle reinterpretazioni dello spazio, della linea e del nero, ho dedicato un lungo periodo di ricerche. Da una decina di anni cerco di dare allo sguardo del disegnatore un nuovo equilibrio, analizzando principalmente la problematica della padronanza e della destrezza legate alla tradizionale concezione del disegno. Per questo mi ritrovo a disegnare ad occhi chiusi, oppure con uno strumento ribelle o, addirittura, priva di qualsiasi mezzo ... Al fine di perdere il controllo diretto sull’aspetto finale di un’opera, la sottopongo ad azioni prestabilite, oppure ad eventi fortuiti, indipendenti dalla mia volontà, dei quali accetto, cosí come vengono, i risultati.
 
 
 
 
Un bel testo di Jean-Émile Verdier su questo aspetto della mia ricerca può essere letto in linea alla pagina:
http://www.galerieb312.ca/programmation/travaux-%C3%A0-l%E2%80%99aveugle (francese)
 
 

Anche, di Rosa Pierno, in italiano:

 
 

http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=/index.php&cmd=v&id=5038

 
 
 
Per vedere altri link clicca CV.
     
 

 
 

 

 
Traduzione di Antonella D’Agostino
Altre traduzioni nel sito: Cristiano Felice, Antonella D’Agostino
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